Ambente
Negli ultimi decenni è cresciuta in maniera esponenziale l’attenzione dell’umanità nei confronti dell’ambiente. E’ ormai evidente che le attività produttive stanno provocando un rapido impoverimento delle risorse naturali e un veloce degrado dell’ambiente con rischio di arrivare ad un punto di non ritorno con conseguenze a dir poco difficili da immaginare.
Parole come sostenibilità, biocompatibilità, biodegradabilità sono diventate sempre più comuni in tutti i settori produttivi.
Per quanto concerne la detergenza un passo significativo a livello europeo, ma non sufficiente, è stato fatto con il Regolamento europeo 648/2004 CE (e successive modifiche ed adeguamenti). Quest’ultimo ha sostituito la precedente normativa che prendeva in considerazione unicamente la biodegradabilità primaria dei tensioattivi presenti nei detergenti e si applicava solo ai tensioattivi anionici e non ionici. Il regolamento 648/2004 CE prende in considerazione la biodegradabilità completa e risponde, meglio, alle gravi preoccupazioni sollevate dalla potenziale tossicità e persistenza dei metaboliti, inoltre estende i requisiti di biodegradabilità anche ai tensioattivi cationici ed anfoteri. Grazie all’applicazione del Regolamento 648/CE non è più possibile utilizzare all’interno dei detergenti i nonilfenoli (compresi i derivati etossilati APE), tensioattivi non ionici poco biodegradabili e pericolosi per l’ambiente.
Tuttavia anche il regolamento 648/2004 CE, pur essendo un passo avanti importante per una detergenza più verde presenta diversi limiti in quanto consente, ad esempio, l’utilizzo di tensioattivi da fonti non rinnovabili o di origine petrolifera e tiene conto dei tensioattivi ma non di altri componenti dei detergenti quali solventi, sequestranti, antiridepositanti ed altri coadiuvanti di lavaggio lasciando all’iniziativa privata lo sviluppo di prodotti più sostenibili ed ecologici (ma più costosi e a volte meno competitivi) oggi contrassegnati con marchi quali Ecolabel, ICEA, CAM etc.
Alchemy Industry, grazie all’esperienza maturata negli anni nel campo della detergenza professionale, ha sempre avuto un occhio di riguardo per l’ambiente. Lo staff di Alchemy Professional è stato tra i primi in Italia ad utilizzare biotecnologie e tensioattivi di origine vegetale nella detergenza professionale, a sviluppare detergenti lavastoviglie solidi altamente concentrati nonché linee di detergenti superconcentrati in grado di ridurre drasticamente il consumo di plastica e di acqua.
Alchemy Industry è attualmente impegnata nella realizzazione di prodotti ecocompatibili “green” con materie prime unicamente da fonti rinnovabili, sequestranti biodegradabili e solventi unicamente di origine vegetale in grado di evitare i consueti problemi con le acque reflue. Tra questi GOLD Green e ADY Green, rispettivamente detergente e brillantante per macchine lavastoviglie professionali, che entreranno a far parte della gamma Alchemy nei primi mesi del 2017 e rappresentano oggi il futuro della linea cucina.
PRODOTTI CON CERTIFICATO DI IDONEITA’ C.A.M.
(Criteri Minimi Ambientali)
Il riconoscimento segna un importante passo nella politica di Alchemy Industry di offrire formulati a basso impatto ambientale, consentendo l’impiego dei propri detergenti anche negli appalti della pubbica amministrazione, nei quali è richiesto il rispetto del Criteri Ambientali Minimi, come previsto dal Decreto del 24/05/2012
http://www.ambientediritto.it/home/legislazione/decreto-24-maggio-2012
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